Amaseno è situato nel Lazio meridionale e precisamente nella valle superiore dell’Amaseno, che si sviluppa fra i Monti Lepini a Nord e gli Ausoni.
Amaseno è uno dei territori più vasti della Provincia di Frosinone, estendendosi per circa 77 kmq e la sua morfologia territoriale varia fra pianura, colline e montagne.  Le peculiarità territoriali, consentono di produrre olio, vino, legumi, cereali oltre all’allevamento e pascolo di bestiame. Il territorio è poi ricco di sorgenti, quella più importante è Capo d’Acqua. Queste sorgenti sono state analizzate e alcune forniscono dell’acqua leggera e bevibile quotidianamente, altre sono minerali e diuretiche, consigliate per i calcoli renali, urinari ecc. L’attività principale degli abitanti di Amaseno è l’agricoltura e l’allevamento di bufale (da cui deriva uno dei prodotti di eccellenza del territorio: le mozzarelle di Bufale). Il Centro storico presenta caratteristiche medievali, è circondato da una cinta muraria e nel punto più alto si erge il castello feudale. Originariamente erano Cinque le porte d’ingresso al paese:  Porta del Caùto, Porta del Colle, Porta di Marco Testa, Porta Nova, Porta S. Maria. L’origine medievale di Amaseno pare possa attestarsi intorno all’Ottocento d. C. e la sua costruzione abitativa potrebbe essere sorta attorno alla presenza di un’abbazia di monaci.
In prossimità della porta d’ingresso, chiamata “Santa Maria”, si trova la bellissima Chiesa di Santa Maria (1165), gotico-cistercense, in pietra calcarea locale. Questa Chiesa è scenario di un evento miracoloso che si ripete da secoli, fra l’8 e il 9 di Agosto, ovvero la liquefazione del sangue di San Lorenzo contenuto in una ampolla. Fonte primaria della economia locale è l’allevamento delle bufale e la produzione delle mozzarelle di bufala e dei latticini.